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domenica 18 luglio 2010

Fidenza, La scuola verde Ongaro (in vendita)



Ancora alla fine degli anni '70 si poteva affermare che il "nuovo complesso delle Scuole Elementari di Via Caduti di Cefalonia, verdissimo nella sua moderna struttura praticamente, chiude, almeno per ora, l'espansione della città verso la collina" (da: "4 passi per Fidenza" di Temistocle Corradi 1979). La realizzazione del complesso scolastico era un po' la risposta della rossa Fidenza postbellica all'intensa attività degli anni tra il 1930 ed il 1940. In queli anni infatti risalgono le importanti realizzazioni della scuola elementare Rosa Maltoni (oggi De Amicis), della "scuola complementare" (oggi scuola media Abate Zani) oltre alle scuole frazionali oggi dismesse.
Progettata con soluzioni apparentemente moderne ma di anonima architettura, fu poi costruita all'insegna del risparmio come si addice a un edificio a servizio del proletariato ed in armonia con i "falansteri" edificati nel frattempo nel quartiere Corea e chiamati "case popolari". In realtà la scuola verde presentò fin dall'inizio numerosi problemi anche di natura olfattiva dovuti sia alla vicinanza dei servizi alle aule scolastiche che alla approssimativa impiantistica. 
Allora il monopolio delle costruzioni non era ancora in mano alle moderne cooperative di costruttori ma all'imprenditoria privata, ditta Ceci in testa.
Lo stato attuale della scuola è ben riassunto dall'assessore Tanzi in occasione della visita del 9 luglio 2009: «Per quanto riguarda la scuola “Ongaro”, la questione è più complessa: l’edificio ha dei costi di manutenzione elevatissimi e verificheremo con la giunta se vi sia la convenienza a mantenere una struttura di questo tipo». sempre in tale occasione l'assessore Callegari aggiunge: «Nei prossimi mesi provvederemo a fare un piano di intervento per la riqualificazione dell’edilizia scolastica e valuteremo la possibilità di inserire nel programma di mandato la costruzione di un nuovo polo scolastico in sostituzione della scuola “Ongaro-Cremonini”, in grado di dare un’adeguata risposta alle esigenze dei nuovi quartieri sorti a sud-ovest della città». Si prospetta pertanto lo spostamento della scuola più a sud a servizio dei nuovi quartieri sorti in questi ultimi anni.
Oggi la scuola e la pregevole area che la circonda sono inserite nell'elenco dei beni da alienare insieme al Palazzo Littorio di Piazza Matteotti per assestare il bilancio previsionale comunale 2010 appesantito dalla dissennata politica di indebitamento e dalle restrizioni delle fonti di entrata. Difficile tuttavia pensare ad una rapida soluzione della procedura di cessione che presuppone la realizzazione di una alternativa scolastica nuova. L'appetibilità dell'area in vendita non è solo dovuta alla parte occupata dall'edificio, ma a quella del pregevole parco circostante e del piazzale antistante alla scuola stessa aperto su via Caduti di Cefalonia. La posizione del complesso nella geografia della città è tuttavia strategica per la realizzazione (conservazione) di un polmone di verde pubblico. L'intensa urbanizzazione della città oltre Via Togliatti non presenta infatti altra possibilità per realizzare una cintura verde di collegamento tra prima e seconda periferia, quest'ultima chiamata "quartiere di Villa Ferro". 

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