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giovedì 5 gennaio 2012

Ricerca idrocarburi, territorio e partecipazione


I successi che in varie parti del paese si registrano nello sviluppo delle fonti di energia pulite (fotovoltaico, eolico etc) non fermano la ricerca nel territorio di giacimenti di petrolio o gas.
La contraddizione è evidente. Se poi si considera che le ricerche sono effettuate da aziende che fanno capo a gruppi non nazionali al danno si aggiunge la beffa: puliamo in casa nostra permettendo poi ad altri d'entrare con calzature infangate. 
Qualcosa è tuttavia possibile fare vediamo come:


La situazione lucana

Nella Basilicata petrolizzata, dove si emigra ancora ai ritmi degli anni '50, si vuole passare di botto da 104 mila barili al giorno di petrolio estratti a circa 200 mila, grazie ad un accordo bipartisan tra il Pdl e il Pdmenoelle che si chiama "Memorandum". Con 104 mila barili al giorno, nelle tasche dell'Eni, da quasi 20 anni, entrano circa 3 miliardi di euro all'anno; ai lucani restano il 7% di royalties più il 3% del fasullo "Bonus benzina" che, meno le varie franchigie previste, fanno un totale di poco più di 100/150 milioni di euro all'anno da dividere tra la Regione, i Comuni delle aree estrattive e una carta carburante da 100 euro all'anno di benzina per ogni patentato lucano.
Intanto negli ultimi 20 anni un cittadino lucano su due, patentati e no, si è ammalato di patologie cardio-respiratorie civetta nell'area del centro oli di Viggiano mentre le percentuali di malati di tumore, in tutta la Basilicata, hanno viaggiato al doppio della media nazionale.
In attesa di un'indagine epidemiologica retrospettiva, sempre evocata ma mai promossa, 104 mila barili al giorno (più un milione di mc. di gas all'anno), oltre agli spiccioli di royalties, già "regalano" ai lucani quantità industriali di acido solfidrico, composti organici volatili, idrocarburi policiclici aromatici e polveri sottili (nell'aria dei centri di raffinazione) e, come rilevato da laboratori indipendenti, metalli pesanti, toluene, benzene, idrocarburi e bario nelle falde dell'area di Viggiano e nei sedimenti della diga del Pertusillo.

La Basilicata è terra di fiumi, di laghi e di campi agricoli e le compagnie petrolifere vogliono ottenere l'incremento delle estrazioni anche perforando i monti delle sorgenti del fiume Agri, il più importante bacino idrico del tacco d'Italia (dà da bere e disseta i campi per 4 milioni di pugliesi), già circondato da circa 50 pozzi minerari, due dei quali sulla faglia sismica appenninica di Grumento Nova.
Per cercare di far capire alla gente la drammaticità della situazione e la fregatura loro riservata, il Movimento 5 Stelle Matera e la Ola (Organizzazione lucana ambientalista) hanno chiamato a discutere su "Petrolio, tra miti e falsità", il professore associato dell'Università californiana di Northridge, il fisico Maria Rita D'Orsogna, esperta internazionale di dinamiche minerarie


A Montescaglioso si sono mossi così


Incontro su ricerca idrocarburi nel territorio di Montescaglioso

Per iniziativa dell’amministrazione comunale di Montescaglioso martedì 20 dicembre nella sala del Capitolo dell’abbazia Benedettina, si è tenuto un incontro-dibattito per informare la cittadinanza circa l'istanza di permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi convenzionalmente denominato "ll Perito". La Delta Energy Ltd con sede legale a Brighton (Regno Unito) ha depositato infatti presso la Regione Basilicata, Ufficio Compatibilità Ambientale del Dipartimento Ambiente e Territorio la documentazione relativa all’AVVISO DI PROCEDURA DI VERIFICA "SCREENING" .
L'area oggetto dell'istanza di permesso di ricerca ricade nel territorio della Regione Basilicata (provincia di Matera), Comuni di Miglionico, Montescaglioso e Pomarico.
Per il comune di Montescaglioso, erano presenti, il sindaco Ing.Giuseppe Silvaggi, l’assessore Roberto Venezia e l’assessore Franco Palazzo. Presenti anche il prof. Simeone dell’Università di Bari, il sindaco di Miglionico e il sindaco di Pomarico. Molti gli interventi dei cittadini che hanno posto interrogativi e perplessità circa questa prima indagine esplorativa alla quale tutti i cittadini e i comuni potranno presentare entro il 6 gennaio, osservazioni e istanze. L’argomento e' stato integrato nell'ordine del giorno del Consiglio Comunale del 22 dicembre.


La decisione del Consiglio Comunale del 22 dicembre 2011


L'ultimo punto è stato aggiunto all'ultimo momento e riguardava la possibilità di uno screening per la ricerca di idrocarburi in territorio di Montescalgioso. Il consiglio ha deciso di votare all'unanimità una comunicazione da inviare alla regione Basilicata in cui si esprime netta contrarietà al verificarsi di questo screening! Ci si è ripromessi di organizzare quanto prima un consiglio comunale aperto al pubblico sulla questione.


Per il percorso fidentino  rimandiamo a:


E' mancata in ogni caso una informativa ai cittadini da parte dell'amministrazione e da parte delle cosiddette forze politiche se si escludono alcune prese di posizione a mezzo stampa.




Parco del Torrente Stirone
fidenza-luoghi.blogspot.com/2011/12/ricerca-di-idrocarburi-liquidi











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