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domenica 30 giugno 2013

Cabriolo: piana o collina?

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"Ci sono dei luoghi in cui i soggetti hanno una storia comune o si richiamano ad essa, uno spazio relazionale, identitario e storico, cioè uno spazio in cui le relazioni sono sollecitate e sono parte integrante di questo luogo."

(Enrique Moya Gonzalez) 

venerdì 28 giugno 2013

Sindaco al bivio?

2 commenti:


Da una prima lettura la delibera CIVIT (Commissione Indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l'Integrità delle amministrazioni pubbliche) n. 46/2013 del 27/6/2013 sembra dover sciogliere i dubbi circa l'applicabilità o meno del disposto del d.lgs. n. 39/2013 alla posizione di incompatibilità d'incarico per il Sindaco di Fidenza Mario Cantini. In poche parole il Sindaco sarebbe chiamato a decidere se mantenere la sua attuale carica lasciando l'incarico di PRESSO l'azienda ospedaliera o viceversa, in questo secondo caso porrà fine al suo mandato e il Comune di Fidenza verrà commissariato in attesa dell'elezione di un nuovo Sindaco attraverso l'indizione di una consultazione elettorale.
Affidiamo alla vostra lettura diretta della delibera n. 46 della CIVIT i dubbi che avevano determinato l'attuale situazione di stallo e le ragioni che la Commissione porta per dirimerli, liberi poi ad eventuali diverse interpretazioni. Sta di fatto che può aprirsi una fase nuova densa di incognite per il nostro Comune in un momento particolarmente difficile sia per le condizioni generali del paese sia per il problemi irrisolti o parzialmente risolti del nostro comune.

Potrete leggere il richiamato documento alla pagina:   

giovedì 27 giugno 2013

Il Sindaco Mario Cantini incontra Mons. Lino Cassi, cittadino benemerito

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Presso il seminario vescovile di Fidenza, dove da tempo risiede, mons. Lino Cassi ha ricevuto il Sindaco Mario Cantini. L'incontro voleva essere la consegna formale dell'attestato di Cittadino Benemerito che il Consiglio Comunale aveva approvato, nell'unanimità dei consensi, nella seduta del 13 giugno. Erano presenti anche il Consigliere Giuseppe Cerri e gli assessori Marilena Pinazzini, Pier Luigi Zanettini e Daniele Ajello. Ma, come d'altra parte era prevedibile, abbandonata l'impostazione formale o di cerimonia, l'incontro è diventato  un momento di riflessione sulla città nella sua componente più importante, quella delle persone.

In vendita l'ex scuola frazionale di Santa Margherita di Fidenza

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In tempi di vacche grasse 250.000 Euro si buttavano in cancelleria, era anche facile ottenerli da "soggetti attuatori" che in cambio di una classificazione di terreno ti rovinavano o riqualificavano, secondo i punti di vista, un giardino o una strada a titolo gratuito o magari, in alternativa, ti rifilavano una fideiussione fasulla.

Eccellenze della Fidenza di un tempo

2 commenti:

Alla inaugurazione del Nuovo Poliambulatorio fidentino di via 1° maggio c'erano tanti bei nomi in quel lontano 1959. Erano infatti presenti: S. Ecc.za il Prefetto di Parma con la gentile consorte, l'Ecc.mo Vescovo, il Vice Presidente Generale dell'INAM cav Amato Festi, il Sindaco Porcellini, gli Onorevoli Buzzi e Gorrei, il Cav. Melani direttore provinciale dell'INAM, il dottor Bassani, il consigliere provinciale Pelizza, il Capitano dei carabinieri Rocchi ed il Maresciallo Pascotto, il rag. Pellegrini presidente del Comitati INAM, il dottor Mistrali, il sanitario Comunale dottor Zilioli e numerose altre personalità. 

martedì 25 giugno 2013

Da Agrigento: pizza e prosciutto "criminali"

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Quando pizza doc e prosciutto italiano diventano "criminali"

Presentato il libro "Cibo criminale. Il nuovo business della mafia italiana" di Luca Ponzi e Mara Monti. Racconta di come il made in Italy viene falsificato, anche se si tratta di cibo
Redazione Earth Day Italia19 Giugno 2013
E se è criminale il cibo che hai nel piatto?
Tra i tanti aggettivi che possiamo spontaneamente accostare al sostantivo cibo, criminale davvero non ci verrebbe in mente. Eppure, a leggere il libro-inchiesta “Cibo criminale. Il nuovo business della mafia italiana” scritto dai giornalisti Luca Ponzi (Rai di Bologna) e Mara Monti (gruppo Sole 24Ore) si scopre che purtroppo può calzare perfettamente. 
Molti prodotti made in Italy, come parmigiano, mozzrella campana, arance siciliane e ilprosciutto di Parma, sono apprezzati in tutto il mondo, ma spesso vengono importati dall'estero e trasformati in prodotto locale falsificando il marchio di provenienza. Per nascondere la truffa, ad esempio, un macellaio tunisino che ricattava i suoi capi è stato ucciso. La carne di cavallo nelle lasagne alla bolognese e nel ragù delle confezioni di pasta fresca, o l’inquietante ipotesi della carne di cane utilizzata per la preparazione dei cibi. Batteri coliformi solitamente presenti nelle feci scoperti in Cina nelle torte al cioccolato dell’Ikea, tranci di carne scaduta da otto anni trovati nei congelatori di un grossista di Milano. Mozzarella di bufala ricavata, con lo zampino dei Casalesi, da cagliate proveniente dalla Germania; concentrato di pomodoro spacciato come italiano ma ottenuto allungando passata cinese; formaggi confezionati con scarti avariati, dannosi per la salute; olio proveniente da olive tutt’altro che nostrane. I consumatori si sono dovuti improvvisamente rendere conto di non sapere che cosa avevano nel piatto.

I crimini legati al cibo che si raccontano nel libro riguardano le truffe nell'utilizzo improprio di denominazioni di origine controllata, come il marchio Made in Italy associato a cibi di qualità, ma che in realtà nasconde prodotti scadenti o provenienti da altri paesi. Il fenomeno si chiama “Italian sounding” e sarebbe quel valore aggiunto che viene automaticamente attribuito a certi prodotti per il solo fatto di richiamare l'Italia e rende i consumatori disposti a pagare di più per acquistare un prodotto ritenuto di qualità. A livello mondiale il giro d'affari dell'Italian sounding supera i 60 miliardi di euro (164 milioni al giorno), cifra 2,6 volte superiore al valore delle esportazioni agroalimentari. Per ogni scatola di pelati veramente italiani, per esempio, ce ne sono tre la cui materia prima, pur avendo nomi come Vesuvio o Dolce Vita, proviene dall'estero. Ed è così anche per i prosciutti, l'olio, la mozzarella e moltissimi altri prodotti fiore all’occhiello del nostro mercato agroalimentare. È stato calcolato che basterebbe recuperare una quota del 6,5% dell'Italian sounding sul mercato estero per riportare in pareggio la bilancia commerciale del settore.
“Di fronte a questi fenomeni - ha sottolineato alla presentazione del libro il presidente Coldiretti Mauro Tonello - diventa indispensabile una tracciabilità certa dell’origine degli alimenti, in modo che sia facilmente riconoscibile in etichetta la provenienza dei prodotti, per consentire ai consumatori di fare scelte di acquisto consapevoli sulla reale origine del prodotto”.
La presenza della criminalità organizzata nel settore agroalimentare viene spiegata bene riportando le parole pronunciate da Pietro Grasso, oggi Presidente del Senato e allora procuratore nazionale antimafia: «Oggi, sotto il profilo dell’agroalimentare, è come se ogni italiano avesse aggiunto un posto a tavola per la criminalità organizzata: c’è un criminale che oggi sta seduto attorno a noi e che gode del fatto che, dovendo noi consumare dei pasti, paghiamo una parte di denaro in più rispetto a quanto dovremmo, a fronte di una qualità inferiore». Le mafie si sono infiltrate in ogni attività economica e in tutto il territorio nazionale e molti dei prodotti simbolo del made in Italy e della dieta mediterranea, che ogni giorno vengono venduti in tutto il mondo, sono il nuovo business di mafia, camorra e 'ndrangheta.
Difficile stabilire con certezza il fatturato, ma secondo Eurispes è di circa 220 miliardi di euro all’anno, l’11% del prodotto interno lordo del Paese. La criminalità organizzata è abile e per finanziarsi è riuscita a fare incetta degli aiuti comunitari: per anni nomi di spicco di mafiosi e camorristi hanno incassato i finanziamenti all’agricoltura stanziati da Bruxelles, nonostante non ne avessero diritto. Ed è così che in un mercato sempre più globale, con regole non omogenee, la criminalità riesce a sfruttare ogni smagliatura nei controlli, arrivando a incrinare uno dei pilastri dell’economia nazionale, a tutto rischio del consumatore.

lunedì 24 giugno 2013

LIBRERIA FELTRINELLI di C.so Buenos Aires, 33 - MILANO

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CIBO_CRIMINALEPresentazione del libro CIBO CRIMINALE di Mara Monti e Luca Ponzi - Mercoledì 26 giugno 2013 ore 18:30  presso la LIBRERIA FELTRINELLI di C.so Buenos Aires, 33 - MILANO

INTERVENGONO:

dott. Giovanni Fava, assessore regionale all’agricoltura della Lombardia

avv. Giovanni Bana, presidente commissione diritto penale dell’Unione Avvocati Europei (UAE)

prof. Stefano Masini, responsabile territorio e consumi di Coldiretti

dott. Lorenzo Vicario, responsabile ambiente e sicurezza alimentare, PolDep A, Parlamento Europeo

 MODERA: Debora Rosciani, giornalista e conduttrice di Radio24 – Il Sole 24 Ore


Il nuovo business della mafia italiana



Prodotti contraffatti e venduti come autentico made in Italy stanno invadendo i nostri mercati e quelli stranieri.

Mozzarella di bufala, “l’oro bianco della Campania”, ricavata da cagliate proveniente dalla Germania; concentrato di pomodoro spacciato come italiano ma ottenuto allungando passata cinese; prosciutti di Parma contraffatti; formaggi confezionati con scarti avariati, dannosi per la salute; olio proveniente da olive tutt’altro che nostrane. Molti dei prodotti simbolo del made in Italy e della dieta mediterranea, che ogni giorno vengono venduti in tutto il mondo, sono il nuovo business di mafia, camorra e ‘ndrangheta. Si chiama agromafia ed è un fenomeno in crescita, come dimostrano le stime dell’EURISPES: 12,5 miliardi di euro di fatturato all’anno, mentre le falsificazioni del marchio italiano nel mondo producono un danno per 60 miliardi di euro. È la prima volta nella storia che, pur di fare affari, si rischiano avvelenamenti di massa. In gioco però non c’è solo l’alimentazione in senso stretto, ma anche una delle risorse più preziose del nostro Paese: la cultura e il valore del magiare bene. In un mercato sempre più globale, con regole non omogenee, la criminalità è capace di sfruttare ogni smagliatura nei controlli, arrivando a incrinare uno dei pilastri dell’economia nazionale. Mara Monti e Luca Ponzi ricostruiscono, con documenti e sentenze, i traffici illeciti legati ai prodotti alimentari che ogni giorno portiamo in tavola.

giovedì 20 giugno 2013

Per Cabriolo è vicina l'ora della verità (prima puntata)

2 commenti:

L'urbanizzazione dell'area agricola di Cabriolo è una bufala? Lo spiegherà il Sindaco stesso giovedì 27 giugno  nella sala del Ridotto del Teatro Magnani. Convincere i comitati sorti in questa "primavera fidentina" non sarà facile, ma LUI ci prova. Intanto i comitati non stanno fermi e preparano banchetti in Via Caduti di Cefalonia (strada di Tabiano).
Altro tema all'ODG la sicurezza, qui la cosa sembra più semplice e quindi nella peggiore delle ipotesi la sfida tra le Giunta ed i Cittadini giovedì 27  finirà 1 a 1. 

Ecco come Daniele Ajello, assessore, ha presentato l'incontro:

I 50 anni di sacerdozio di don Corrado Canepari

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Corrado Canepari è nato il 30 ottobre 1939 a Fidenza ed è stato ordinato da mons. Mario Zanchin il 23 giugno 1963. Nel testo che segue don Corrado ripercorre nelle pagine de "il Risveglio" le tappe principali del suo ministero sacerdotale. Nel suo breve scritto racconta degli inizi quando era un "ragazzo del Duomo" ed il suo cognome era legato al famoso mulino Canepari che oggi è solo la "rotonda Canepari" della circonvallazione di Fidenza. Come tutti noi e con noi frequentava il campetto dello Stirone così vicino a casa sua. 

E se hai cibo criminale nel piatto?

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Parmatoday

È stato presentato a Parma un volume sul nuovo business delle mafie italiane: i traffici illeciti legati ai prodotti alimentari


Tra i tanti aggettivi che possiamo spontaneamente accostare al sostantivo cibo, criminale davvero non ci verrebbe in mente. Eppure, a leggere il libro-inchiesta “Cibo criminale. Il nuovo business della mafia italiana” scritto dai giornalisti Luca Ponzi (Rai di Bologna) e Mara Monti (gruppo Sole 24Ore) si scopre che purtroppo può calzare perfettamente.
Il volume, che ricostruisce con documenti e sentenze i traffici illeciti legati ai prodotti alimentari, è stato presentato, con la partecipazione del Presidente Coldiretti Emilia Romagna Mauro Tonello e del Procuratore aggiunto di Modena Lucia Musti, a Parma. La città emiliana, che è tra i simboli della buona tavola italiana e dà il suo nome a uno dei prosciutti più famosi al mondo, è in effetti un teatro particolarmente adatto per parlare degli “attentati al made in Italy” alimentare.

Il prosciutto di Parma, per esempio, apprezzato in tutto il mondo, ma importato dall’estero e trasformato in prodotto locale falsificando il marchio di provenienza. Per nascondere la truffa, un macellaio tunisino che ricattava i suoi capi è stato ucciso. La carne di cavallo nelle lasagne alla bolognese e nel ragù delle confezioni di pasta fresca, o l’inquietante ipotesi della carne di cane utilizzata per la preparazione dei cibi. Batteri coliformi solitamente presenti nelle feci scoperti in Cina nelle torte al cioccolato dell’Ikea, tranci di carne scaduta da otto anni trovati nei congelatori di un grossista di Milano. Mozzarella di bufala ricavata, con lo zampino dei Casalesi, da cagliate proveniente dalla Germania; concentrato di pomodoro spacciato come italiano ma ottenuto allungando passata cinese; formaggi confezionati con scarti avariati, dannosi per la salute; olio proveniente da olive tutt’altro che nostrane. I consumatori si sono dovuti improvvisamente rendere conto di non sapere che cosa avevano nel piatto.

I crimini legati al cibo che si raccontano nel libro riguardano le truffe nell'utilizzo improprio di denominazioni di origine controllata, come il marchio Made in Italy associato a cibi di qualità, ma che in realtà nasconde prodotti scadenti o provenienti da altri paesi. Il fenomeno si chiama “Italian sounding” e sarebbe quel valore aggiunto che viene automaticamente attribuito a certi prodotti per il solo fatto di richiamare l'Italia e rende i consumatori disposti a pagare di più per acquistare un prodotto ritenuto di qualità. A livello mondiale il giro d'affari dell'Italian sounding supera i 60 miliardi di euro (164 milioni al giorno), cifra 2,6 volte superiore al valore delle esportazioni agroalimentari. Per ogni scatola di pelati veramente italiani, per esempio, ce ne sono tre la cui materia prima, pur avendo nomi come Vesuvio o Dolce Vita, proviene dall'estero. Ed è così anche per i prosciutti, l'olio, la mozzarella e moltissimi altri prodotti fiore all’occhiello del nostro mercato agroalimentare. È stato calcolato che basterebbe recuperare una quota del 6,5% dell'Italian sounding sul mercato estero per riportare in pareggio la bilancia commerciale del settore.
“Di fronte a questi fenomeni - ha sottolineato alla presentazione del libro il presidente Coldiretti Mauro Tonello - diventa indispensabile una tracciabilità certa dell’origine degli alimenti, in modo che sia facilmente riconoscibile in etichetta la provenienza dei prodotti, per consentire ai consumatori di fare scelte di acquisto consapevoli sulla reale origine del prodotto”.

La presenza della criminalità organizzata nel settore agroalimentare viene spiegata bene riportando le parole pronunciate da Pietro Grasso, oggi Presidente del Senato e allora procuratore nazionale antimafia: «Oggi, sotto il profilo dell’agroalimentare, è come se ogni italiano avesse aggiunto un posto a tavola per la criminalità organizzata: c’è un criminale che oggi sta seduto attorno a noi e che gode del fatto che, dovendo noi consumare dei pasti, paghiamo una parte di denaro in più rispetto a quanto dovremmo, a fronte di una qualità inferiore». Le mafie si sono infiltrate in ogni attività economica e in tutto il territorio nazionale e molti dei prodotti simbolo del made in Italy e della dieta mediterranea, che ogni giorno vengono venduti in tutto il mondo, sono il nuovo business di mafia, camorra e 'ndrangheta.

Difficile stabilire con certezza il fatturato, ma secondo Eurispes è di circa 220 miliardi di euro all’anno, l’11% del prodotto interno lordo del Paese. La criminalità organizzata è abile e per finanziarsi è riuscita a fare incetta degli aiuti comunitari: per anni nomi di spicco di mafiosi e camorristi hanno incassato i finanziamenti all’agricoltura stanziati da Bruxelles, nonostante non ne avessero diritto. Ed è così che in un mercato sempre più globale, con regole non omogenee, la criminalità riesce a sfruttare ogni smagliatura nei controlli, arrivando a incrinare uno dei pilastri dell’economia nazionale, a tutto rischio del consumatore.

Mara Monti Luca Ponzi
Cibo Criminale
Newton Compton editori
Pag 250, euro 9,90

mercoledì 19 giugno 2013

Il sindaco Filippo Fritelli e la sua Giunta

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Unico consiglio: azzerare tutte le ricette, peraltro scadute, e ripartire con le proprie idee.
Per il resto: auguri

Ricordo dell’abate Zani

3 commenti:

"Don Pietro si è sempre considerato fidentino, non borghigiano, e come tale si è nominato nel titolo dell’Enciclopedia e del libro sull'Incisione e nell’epigrafe per la sua sepoltura.

Fraud Auditing & Forensic Accounting: Cibo criminale. Il nuovo business della mafia ital...

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Fraud Auditing & Forensic Accounting: Cibo criminale. Il nuovo business della mafia ital...: La carne di cavallo nelle lasagne alla bolognese e nel ragù delle confezioni di pasta fresca, fino all'ipotesi più inquietante della ca...

lunedì 17 giugno 2013

Il poeta sotto l'obelisco: Fausto Maria Pico

1 commento:

Alla tredicesima edizione concorso nazionale di poesia ‘La Gorgone d’oro’ organizzato da centro di cultura e spiritualità cristiana ‘Salvatore Zuppardo’ Comune Gela (CL) l'amico concittadino Fausto Maria Pico è stato annoverato tra le poesie segnalate nella sezione "poesia religiosa a tema libero in lingua italiana". Due poesie sono state poi pubblicate nell’antologia ‘Carezze di brina’ a cura di Emanuele Zuppardo.

Ordinazione sacerdotale di don Francesco Villa

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Da tempo non si vedeva in duomo così tanta gente commossa per l'ordinazione di don Francesco Villa. In passato la nostra Diocesi non era avara di ordinazioni sacerdotali, oggi un evento come questo è raro, se guardiamo al futuro ci vorranno almeno cinque anni che possa ripetersi un'ordinazione di un sacerdote nato e cresciuto nella nostra Diocesi. Ma l'evento di sabato scorso è pur sempre un segno di speranza. In questo articolo Amedeo Tosi ci anticipa parte del suo servizio che ha preparato per i caratteri de "il Risveglio".

domenica 16 giugno 2013

Presentazione Cibo criminale a Milano

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Mercoledì 26 giugno 2013
18.00

Libreria Feltrinelli Corso Buenos Aires 33

Partecipano tra i relatori 

Avv. Giuseppe Bana, esperto di reati ambientali e presidente degli avvocati penalisti europei 

Prof Stefano Masini, responsabile ambiente e territorio Coldiretti

Modera Debora Rosciani, conduttrice e giornalista di radio 24

Altre informazioni


Mozzarella blu, concentrato di pomodoro con scarti di fogliame, spaghetti tipici prodotti in Portogallo. E ancora: 2100 chili di bresaola della Valtellina confezionata con carne di manzo uruguayana, savoiardi, amaretti e crumiri spalmati con un olio lubrificante usato nell'industria delle plastiche e dei cosmetici. Molti dei prodotti simbolo del nostro made in Italy provengono da vere e proprie attività criminali. Si chiama agromafia ed è un fenomeno in crescita. Ne parliamo insieme a Mara Monti e Luca Ponzi, autori di Cibo criminale (Newton Compton).

Estrazione di idrocarburi nella località di Monte Ardone

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La discarica di monte Ardone (2008)

Il Consigliere Provinciale Manfredo Pedroni, sempre attento al territorio ed alla tutela ambientale, raccoglie, presentando l'interrogazione che riportiamo sotto integralmente, le preoccupazioni dei comitati per la tutela dell'ambiente  dopo il via libera della Giunta regionale dell'Emilia Romagna alle trivelle nella zona del Monte Ardone nell'appennino parmense sul versante della val Taro fra Ramiola e Sala Baganza.

sabato 15 giugno 2013

Mons. Lino Cassi Cittadino Benemerito della nostra città

1 commento:

Il Consiglio Comunale di Fidenza del 13 giugno 2013 è stato dedicato al conferimento della qualità di Cittadino Benemerito a mons. Lino Cassi non presente alla cerimonia. Il  Sindaco Mario Cantini ha indicato le motivazioni del conferimento e ha letto un breve nota che tiene conto di alcune mie indicazioni precedentemente trasmesse.

venerdì 14 giugno 2013

Il prof. Vito Ghizzoni cittadino benemerito della nostra città

4 commenti:


Giovedì 13 giugno 2013 in Consiglio Comunale è stata conferita cittadinanza benemerita al professor Vito Ghizzoni ed al sacerdote Lino Cassi in esecuzione di due delibere di Giunta del 30 maggio scorso. 

Nel suo intervento in Consiglio Comunale, durante il quale gli è stata riconosciuta la qualità di Cittadino Benemerito dal Sindaco Mario Cantini,  il prof. Vito Ghizzoni si è soffermato ad illustrare i risultati delle sue ultime ricerche inedite di storia locale. 
Una vera e propria Lectio Magistralis che incornicia nel migliore dei modi la motivazione del conferimento di “Cittadinanza benemerita”:
per il suo impegno nella Comunità fidentina come insegnante, per il suo alto livello di cultura e studioso dell'arte e per il suo costante e appassionato amore per Fidenza, la sua terra e i suoi monumenti"

martedì 11 giugno 2013

Lino Cassi e Vito Ghizzoni Cittadini Benemeriti

2 commenti:
Giovedì 13 giugno in Consiglio Comunale verrà conferita cittadinanza benemerita al professor Vito Ghizzoni ed al sacerdote Lino Cassi. Ne diamo le motivazioni come espresse in due delibere di Giunta del 30 maggio scorso. 

Mille Riflessi...

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Cibo criminale di Mara Monti e Luca Ponzi



Mozzarella di bufala, "l'oro bianco della Campania", ricavata da cagliate provenienti dalla Germania; concentrato di pomodoro spacciato come italiano ma ottenuto allungando passata cinese; prosciutti di Parma contraffatti; formaggi confezionati con scarti avariati, dannosi per la salute; olio proveniente da olive tutt'altro che nostrane. Molti dei prodotti simbolo del made in Italy e della dieta mediterranea, che ogni giorno vengono venduti in tutto il mondo, sono il nuovo business di mafia, camorra e 'ndrangheta. Si chiama agromafia ed è un fenomeno in crescita, come dimostrano le stime dell'Eurispes: 12,5 miliardi di euro di fatturato all'anno, mentre le falsificazioni del marchio italiano nel mondo producono un danno per 60 miliardi di euro. È la prima volta nella storia che, pur di fare affari, si rischiano avvelenamenti di massa. In gioco però non c'è solo l'alimentazione in senso stretto, ma anche una delle risorse più preziose del nostro Paese: la cultura e il valore del mangiare bene. In un mercato sempre più globale, con regole non omogenee, la criminalità è capace di sfruttare ogni smagliatura nei controlli, arrivando a incrinare uno dei pilastri dell'economia nazionale. Mara Monti e Luca Ponzi ricostruiscono, con documenti e sentenze, i traffici illeciti legati ai prodotti alimentari che ogni giorno portiamo in tavola.

Fa un riassunto degli scandali alimentari del nostro paese, attingendo a molte fonti, sempre attendibili, e aggiungendo qualche notizia più recente.
E' duro, e fa rabbia; molte volte ho dovuto chiuderlo perchè oltre al disgusto mi ha scatenato una furia omicida. Se penso a tutto ciò che fanno per riciclare formaggi (questo capitolo non è disgustoso...è di più, molto di più!!!!) taroccare il prosciutto di Parma, far diventare gli oli per le lampade del rinomato olio di oliva arrivando al pomodoro, (porello lui...è l'unico prodotto che viene meno tartassato, ma comunque quello che mangiamo non è italiano!) c'è di che farsi venire la gastrite cronica.
Suvvia dai...lo sappiamo tutti che ciò che finisce sulle nostre tavole non è genuino neanche al 30 percento ma proprio sbattercelo in faccia così è crudele °_°
Eppure è la nuda realtà.E la cosa ridicola è che molte persone sento che dicono "Io compro solo olio (formaggi, etc..) di marca così sono più tranquilla/o": e invece sono proprio loro, le 'grandi marche' che sbolognano prodotti marci e scaduti ad aziende che li rilavorano e li trasformano in prodotti freschi riconsegnandoli proprio alle industrie che glieli avevano ceduti.
E pensare che questi prodotti sono il nostro 'fiore all'occhiello' con il quale siamo conosciuti in tutto il mondo; ma perchè danneggiare così la propria patria? Oltre ad affondare aziende e produttori onesti, si rischia la salute in modo graved dei consumatori (e sono sempre loro che ci rimettono di più).
Ma pensate che chi sta dietro a tutto questo sia in galera?! No! Molti continuano indisturbati la loro attività: questa è l'italia (è il minuscolo è voluto)!
Assolutamente da leggere. 

Il restauro della Cappella della Crocifissione del Duomo di Fidenza

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Presentazione restauro Cappella della Crocifissione

“Se siete venuti così in tanti a questo importante appuntamento vuol dire che amate il nostro Duomo. Possiamo dire che questa giornata rappresenta una nuova primavera che apre a questa stagione di riconsegna della Cattedrale alla nostra Chiesa”.

lunedì 10 giugno 2013

Martedì 11 giugno 2013 ore 18:00 alla Libreria Feltrinelli

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Martedì 11 giugno 2013 ore 18:00

PRESENTAZIONE DEI LIBRO

CIBO CRIMINALE
di Mara Monti e Luca Ponzi

Con Luca Ponzi

Intervengono:
Lucia Musti, Procuratore aggiunto di Modena,
Mauro Tonello, Presidente di Coldiretti Emilia Romagna

Modera:Marco Balestrazzi
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LIBRERIA FELTRINELLI
Strada Farini, 17 - PARMA

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domenica 9 giugno 2013

Un po' di luce a Palazzo Panini

1 commento:

La foto notturna di come dovrebbe apparire il nuovo palazzo Panini non aggiunge molto a quanto pubblicato in precedenza, ma potrebbe essere un invito a "spegnere la luce" sulla polemica che ha accompagnato il breve scritto che accompagnava la pubblicazione di alcune immagini del progetto in corso di realizzazione.

sabato 8 giugno 2013

Il condominio nell'area ex-Panini

5 commenti:

Fronte Via Gramsci e lato nord

Totalmente nuovo l'aspetto che verrà ad assumere questo luogo di Fidenza ridotto ad area spoglia per quattro anni dopo l'abbattimento del Palazzo o Villa Panini d'inizio novecento.  Le difficoltà del settore edile potevano far pensare ad un ulteriore protrarsi nel tempo dell'utilizzo dell'area, evenienza questa che avrebbe penalizzato il centro ormai assai debole di appetibili insediamenti abitativi.

venerdì 7 giugno 2013

Beppe Grillo a Fidenza

Nessun commento:


Non è certo estraneo ai nostri luoghi Beppe Grillo, anzi, forse è più di casa di molti grillini, non me ne vogliano questi, Grillo è Grillo e loro son grillini. Anzi ci fu un periodo che le sue visite erano frequenti e in queste occasioni un Ponzi c'era sempre, nel caso Luca dal cui archivio sono uscite le foto datate dicembre 1988 e scattate penso nella discoteca Jumbo. Non tanto tempo fa, giusto il tempo per scolorire i capelli  e, nel caso suo, mutare le denunce in impegno politico conservando l'alone di contrastato successo che lo ha sempre accompagnato, solo la discoteca Jumbo non c'è più. Tornerà l'anno prossimo a Fidenza? Se lo chiedono i suoi sostenitori, intanto la piazza già è stata scelta e le luci che Natalini ha profetato per la nuova metallica struttura faranno da sfondo al suo palcoscenico. 

Presentazione a Parma del libro CIBO CRIMINALE di Mara Monti e Luca Ponzi

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Martedì 11 giugno 2013 ore 18:00

PRESENTAZIONE DEL LIBRO 

CIBO CRIMINALE
di Mara Monti e Luca Ponzi

Intervengono:
Lucia Musti, Procuratore aggiunto di Modena,
Mauro Tonello, Presidente di Coldiretti Emilia Romagna

Modera: Marco Balestrazzi
____________________

LIBRERIA FELTRINELLI
Strada Farini, 17 - PARMA
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Il nuovo business della mafia italiana
Documenti inediti in un’inchiesta shock che fa tremare l’industria alimentare

Prodotti contraffatti e venduti come autentico made in Italy stanno invadendo i nostri mercati e quelli stranieri.
Mozzarella di bufala, “l’oro bianco della Campania”, ricavata da cagliate proveniente dalla Germania; concentrato di pomodoro spacciato come italiano ma ottenuto allungando passata cinese; prosciutti di Parma contraffatti; formaggi confezionati con scarti avariati, dannosi per la salute; olio proveniente da olive tutt’altro che nostrane. Molti dei prodotti simbolo del made in Italy e della dieta mediterranea, che ogni giorno vengono venduti in tutto il mondo, sono il nuovo business di mafia, camorra e ‘ndrangheta. Si chiama agromafia ed è un fenomeno in crescita, come dimostrano le stime dell’EURISPES: 12,5 miliardi di euro di fatturato all’anno, mentre le falsificazioni del marchio italiano nel mondo producono un danno per 60 miliardi di euro. È la prima volta nella storia che, pur di fare affari, si rischiano avvelenamenti di massa. In gioco però non c’è solo l’alimentazione in senso stretto, ma anche una delle risorse più preziose del nostro Paese: la cultura e il valore del magiare bene. In un mercato sempre più globale, con regole non omogenee, la criminalità è capace di sfruttare ogni smagliatura nei controlli, arrivando a incrinare uno dei pilastri dell’economia nazionale. Mara Monti e Luca Ponzi ricostruiscono, con documenti e sentenze, i traffici illeciti legati ai prodotti alimentari che ogni giorno portiamo in tavola.

Le organizzazioni criminali italiane hanno messo le mani anche sul cibo

giovedì 6 giugno 2013

Le premesse culturali ad un fallimento urbanistico

4 commenti:

  • " ..... la proprietà ha presentato una proposta di progetto che ripropone nella volumetria il tema della porta di accesso alla città con un elemento iconico di maggior spicco al quale si affianca un volume più basso che definisce il limite tra città vecchia e nuova espansione;
  • rientra negli obiettivi dell’Amministrazione la riqualificazione di un’area strategica posizionata lungo la via Emilia ridefinendo il tessuto edilizio mediante progetto qualificante con l’introduzione di nuove destinazioni d’uso e contemporaneamente la risoluzione di problemi legati alla mobilità;"
  • ..............

Queste due citazioni sono stralciate da quella che, alla fine del 2002, sarebbe diventata una delibera approvata da Tedeschi Massimo, Toscani Luigi, Vanicelli Davide, Scudieri Luigi, Sartori Rita, Ferrante Sigismondo, Costa Giorgio, Parizzi Andrea, Maffini Ennio e Tomasetig Luciano.

mercoledì 5 giugno 2013

Riesumata la "Corte del Recupero" di Castione Marchesi.

1 commento:

Con delibera N° 93 del  23 Maggio 2013 la Giunta Comunale ha approvato la "REALIZZAZIONE IMPIANTO GESTIONE RIFIUTI PER IL RECUPERO DEI MATERIALI DI DEMOLIZIONE, FACENTE PARTE DEL PIANO URBANISTICO ATTUATIVO DENOMINATO "LA CORTE DEL RECUPERO". PROGETTO DEFINITIVO".

martedì 4 giugno 2013

La cerniera tra il niente ed il nulla

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Doveva essere la cerniera tra la periferia ed il centro ma non ha funzionato. Il centro si è ristretto e comprende un breve tratto di Via Berenini e un altrettanto breve tratto di Via Cavour, il resto è quasi solo transito. Deserta Via Gramsci praticamente dal Bar Commercio, deserta la piazza della stazione da sempre trasformata in cantiere. L'ultimo storico bar ha chiuso, ma la vita continua ......

lunedì 3 giugno 2013

Realtà quotidiana e finzione filmica

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Cinismo, volgarità e fetido decadentismo, ecco ciò che abbonda nel film “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino, un grido di dolore per la generale assuefazione etica e l'indifferenza morale. In esso la finzione è spesso superata dalla corrispondente realtà sociale e topografica. Questo è il brodo di coltura in cui galleggiano i personaggi del film, perfetti interpreti di gran parte della società italica attuale.