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venerdì 12 luglio 2013

Srebrenica

Il cartello che indica la città di Srebrenica, in Bosnia: l'11 luglio, o forse il 12 luglio 1995, come segnato in rosso, c'è stato il massacro di più di ottomila persone.

"LE LACRIME DELLE MADRI DI SREBRENICA" 

di A. Sidran (08/06/2012)



Sarebbe meglio non fosse
piuttosto che sia

così
come oggi è
la nostra Srebrenica

Nulla di morto né di vivente
in lei
può più abitare

Sotto un cielo plumbeo
l'aria di piombo
mai nessuno
ha imparato
a mettersi nei polmoni

Da lei fugge tutto
ciò che ha gambe
con le quali possa
e sappia dove
fuggire

Da lei fugge tutto
anche ciò che da nessuna parte
se non sotto la terra nera
può fuggire

1 commento:

  1. I serbi sono sempre stati un popolo di lupi insaziabili, affamati di sangue,delle jene a caccia di ossa da frantumare; hanno imposto alla Jugoslavia un giogo infame, per decenni, dove dominava il cosiddetto panserbismo,il loro sogno, inseguito per secoli, quello di sottomettere tutti i vicini al loro strapotere odioso.L'unica faccenda per cui approvo D'Alema fu la sua decisione di partecipare ai bombardamenti sulla Serbia, così da far provare, anche ai serbi, un minimo assaggio di quanto avevano perpetrato su croati, sloveni, bosniaci, e più tardi, sui kosovari.Persino gli americani, sul punto di invadere quello Stato, con gli elicotteri da guerra Apache con il rotore al massimo, si sono ben guardati dal passare il confine. I serbi gli avevavno promesso lacrime e sangue; e non erano promesse da marinaio.Lo stesso Stalin aveva minacciato Tito di dargli una lezione, nel 1948, ma poi si era ben guardato dal farlo veramente.Hitler aveva invaso la Jugoslavia e le sue SS hanno avuto, nei serbi, degli allievi zelanti e solerti, nel riprendere in mano l'obbrobrio dei genocidii. Eppure, la Serbia, sarà il prossimo paese ad entrare nell'UE. Del resto, qui da noi, ci sono ancora strade intitolate al macellaio Josip Broz Tito.

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