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giovedì 16 gennaio 2014

E' Busseto il polo culturale del territorio?

Busseto si appresta a consolidare la sua posizione di polo culturale e, grazie all'iniziativa illustrata nell'articolo di Paolo Panni per i caratteri del settimanale "il Risveglio", può aspirare al primato culturale nel territorio delle Terre Verdiane. Fidenza dovrà forse accontentarsi di esserne il "baricentro", e baricentro è geometria, non necessariamente cultura.

Busseto, palazzo Orlandi è ora proprietà della SIAE:
 sarà un grande polo musicale
Palazzo Orlandi, la storica dimora in cui il maestro Giuseppe Verdi visse e lavorò per alcuni anni (componendo opere quali “Stiffelio”, “Luisa Miller” e “Rigoletto”) continuerà a “parlare italiano”. E’ stato acquistato dalla Siae, di cui Verdi fu socio fondatore, attraverso il suo fondo immobiliare Norma di Sorgente Group.

E l’idea è ora di farne una “scuola di musica d’eccellenza, dedicata alla lirica e non solo”. 
Nella nota in cui viene data notizia dell’acquisto si sottolinea che l’operazione (“cui Sorgente Group ha volentieri aderito nell'ambito delle proprie scelte”) è stata “fortemente voluta dalla Siae” a tutela di un elemento rilevante del patrimonio culturale del nostro Paese. 
Il presidente della Siae, il cantautore Gino Paoli, spiega: “Per noi comprarla era un obbligo. Verdi è stato uno dei fondatori della Siae: era inevitabile che ce ne occupassimo”. Per i restauri, spiega, “speriamo di essere aiutati” , “magari anche da sponsor”. 
L’idea di Paoli è appunto di farne magari con qualche aiuto locale o del ministero un centro di eccellenza dedicato alla musica, con una scuola che offra anche residenza. Sull’esempio, spiega, “di quanto già si sta facendo con villa Cilea a Varazze, che è stata donata alla Siae e dove si sta realizzando un progetto pilota di questo tipo”. 
Di certo, come si sottolinea anche nella nota ufficiale diffusa dalla società, il progetto verrà studiato “con il ministero e con tutte le autorità competenti” con l’obiettivo di “utilizzare al meglio la casa di Giuseppe Verdi a beneficio della cultura italiana”.
Soddisfazione anche da parte di Valter Mainetti, ad di Sorgente Group: “Siamo onorati di avere la possibilità di inserire nel portafoglio di uno dei nostri fondi immobiliari un edificio “storico come questo”. Il nostro Gruppo è sempre stato particolarmente sensibile alla valorizzazione degli immobili di alto valore storico ed architettonico”. 
Grande soddisfazione infine è stata espressa dal sindaco Giovanna Gambazza : “E’ stato fatto un bellissimo regalo di Natale alla città di Busseto. In questi giorni ho avuto contatti sia col presidente Paoli che con il direttore generale per sottolineare l’importanza storica e culturale del luogo”. 
L’immobile, che custodisce cimeli legati alla memoria di Verdi e di Toscanini, continuerà ad avere una destinazione turistica e culturale nel nome del Cigno. “Con l’obiettivo –ha ribadito il sindaco- di metterlo in rete con tutto il sistema dei luoghi verdiani e dei nuovi allestimenti museali che andranno in porto nel 2014: il museo della casa natale di Verdi e il museo Renata Tebaldi nelle ex-scuderie di Villa Pallavicino”.
Paolo Panni
Articolo pubblicato da "il Risveglio" in distribuzione nella corrente settimana.


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