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giovedì 17 luglio 2014

Storia locale: le vicende delle famiglie Catelli, Pesatori e Zanardi nella testimonianza di Roberta Taccagni

Famiglia bisnonni Quirino Zanardi
 e Giuseppa Emanuelli
Storia locale, 23 anni di ricerca per
scoprire le radici di alcune famiglie fidentine
di Roberta Taccagni
2° parte

I 4 nonni di mio marito Mario.

Famiglia Pesatori. Nel 1800 provenivano da Casalpusterlengo e 3 generazioni vissero insieme facendo i suonatori. La visione di tutte queste persone della stessa famiglia che formavano un'orchestra (trascritto su atti) e che rallegravano, ognuno con il proprio strumento, la popolazione di allora mi ha regalato felicità; una famiglia di artisti. Mi immagino tutti in una specie di divisa uguale, che per quei tempi probabilmente era lisa e scolorita e senza qualche bottone, a suonare forse nell'allora teatro Comunale. 

Nonno Mario Pesatori
Il trisnonno Domenico muore suonatore ambulante e mi ha lasciato questa immagine di tempi cambiati, di gioventù finita e di lavoro diventato meno stabile. 
Arrivarono a Fidenza nel 1901 dove nacque il nonno di mio marito Mario, Pesatori Mario. 
Ho scoperto che il nonno Mario aveva un gemello, Augusto. Morto dopo 4 giorni dalla nascita, nessuno ha mai saputo ai giorni nostri della sua esistenza e un'altra scoperta si è aggiunta alle tante. 
Non ho trovato nessuna traccia della sua sepoltura e questo mi ha rattristato; il pensiero di un bimbo nato e la sua storia mai conosciuta. 
Durante la 2a Guerra Mondiale furono ferventi comunisti e si ribellarono al potere fascista, per questo furono perseguitati; qualcuno fu ucciso e qualcuno andò in Francia per salvarsi.
Il nonno Mario fu imprigionato nel carcere di Parma perché contestava il regime fascista, fu poi esiliato a S.Elia Pianisi (Cb). Morì nel 1941 e si racconta che fu a causa dei maltrattamenti subiti in carcere che lo debilitarono. 
La Famiglia di Domenico Fausto Pesatori (fratello del nonno Mario) rimase a Parigi con i genitori Angela e Paolo Pesatori (bisnonni di mio marito), Paolo morì a Parigi. 

Il pittore Elia Pesatori
In Francia ha vissuto un famoso pittore contemporaneo, Elia Pesatori, cugino di mio suocero. 
Le sue opere sono ancora oggi in vendita a Parigi e in rete. 
Raymond Pesatori, figlio di Fausto Pesatori (fratello del nonno Mario) che vive ancora in Francia (82 anni) quando gli ho inviato la genealogia ha scoperto che suo papa, che in Francia si chiamava con il suo secondo nome, Fausto, in realtà si chiamava Domenico (primo nome) e ci teneva talmente tanto che anche dopo tanti anni dalla sua morte mi ha richiesto i documenti per cambiare e correggere il vero nome di suo padre negli atti e registrazioni in Francia, amore di figlio! 
Un'altra grande soddisfazione per il lavoro svolto! Rastelli Mario (figlio di Marianna Pesatori, sorella del nonno Mario) nella 2a Guerra Mondiale fece il partigiano. I Pesatori erano comunisti.



Famiglia Colaianni. Si sono perse le tracce, forse il resto della famiglia emigrò in Argentina, dove si racconta siano andati.

Famiglia Zanardi. Probabilmente era imparentata con la famiglia dei Conti Zanardi vissuti a Palidano (Mn) dal 1707 al 1833, proprietari di ingenti patrimoni. 
Nonno Arnaldo Zanardi
Io e mio marito siamo andati a Palidano a visitare una tenuta di proprietà dei Conti ( Villa Maraini-Guerrieri Gonzaga) e ci siamo presentati come loro diretti discendenti, abbiamo ammirato così tanta opulenza e ci siamo immaginati a passeggiare con i Conti Zanardi nella "nostra" tenuta. Altri tempi, altre vite.
I parenti più diretti nel 1800 erano caciai (producevano formaggio cacio) e contadini. 
La bisnonna Emanuelli Giuseppa (moglie di Zanardi Quirino) era la zia di Oreste Emanuelli, famoso pittore fidentino che frequentava spesso la loro casa e faceva ritratti a tutti i bambini (anche a mia suocera) con carboncino su fogli di carta che loro usavano in inverno per chiudere i buchi nei vetri delle finestre della stalla, sconsiderata ignoranza!
Anni dopo si sono amaramente pentiti di tale utilizzo! 
Il nonno Arnaldo, durante la 2a Guerra Mondiale fece varie "campagne", collaborò con l'esercito Americano facendo lo "007", fu poi catturato e portato in campo di concentramento. 
Riuscì a tornare ma non fu più lo stesso. A volte non bisogna andare al cinema per scoprire la vita di una spia e seguire un documentario sulle deportazioni per conoscerle. La realtà supera la fantasia, purtroppo e nostro malgrado. Gli Zanardi erano contadini e cristiani.

Famiglia Catelli. Furono sempre contadini e cristiani. La bisnonna di mio marito, Corradi Esterina, durante il parto della sua 6a figlia Catelli Nella, nonna di mio marito, rimase paralizzata. 
Bisnonni Alberto Catelli e Esterina Corradi
Passò la sua vita su una carrozzina e partorì altri 2 figli, certamente in quei tempi la vita in quelle condizioni non fu facile. Lei riuscì comunque ad occuparsi di tutta la famiglia, a svolgere il suo ruolo di moglie, madre e lavoratrice. 
Oggi ci si lamenta di quanto sia dura la vita e le avversità che si incontrano ma certamente anche i nostri antenati hanno avuto altrettanti ostacoli e si sono sempre tirati su le maniche e li hanno affrontati a muso duro, allora non si poteva scegliere, bisognava andare avanti.



Alcune riflessioni di Roberta Taccagni

Ho scoperto che in una di queste 8 Famiglie c'è una figlia / figlio che non è legittimo: quello che si pensa sia il padre ( colui che lo è stato e che gli ha dato il cognome ) in realtà non è suo padre naturale. Sua madre lo ha abbandonato appena nato consegnandolo alla levatrice che lo ha registrato in comune come figlio di - n.n. - 
 Solo dopo essersi sposata è tornata a prenderlo. A quei tempi una ragazza madre non veniva accettata dalla società e non poteva rifarsi una vita, la famiglia sarebbe vissuta nella vergogna. Sicuramente non ha avuto altra scelta e io penso abbia sofferto molto, il destino ha voluto che incontrasse un buon uomo. La vita di suo figlio fu salva. Ai parenti diretti ancora in vita non ho detto nulla. Sono la custode di vite passate.

Cercando a ritroso negli atti di nascita, matrimonio, figli, morte, registri di residenza si può ricostruire la storia dei nostri avi: dove abitavano, che mestieri facevano in vari momenti della loro vita, se erano benestanti o poveri. Si può risalire se hanno avuto una bella vita: genitori vissuti a lungo, mogli o mariti longevi, molti figli o alcuni morti, se si sono spostati molto per lavoro, se hanno dovuto cambiare mestiere, se abitavano vicino a parenti o se sono migrati in terre lontane.
Per ogni singola notizia ritrovata è stata una grande gioia come se il cuore si riempisse di felicità nello scoprire come ogni singola nostra azione deriva da altre scelte passate, ereditate dal Dna di ognuno dei nostri antenati.
Scoprire in un libro la registrazione di una nascita, matrimonio, morte di un proprio parente è esaltante! Voltare la pagina e leggere il cognome e poi il nome, cercare il padre e la madre se il nome corrisponde... bellissimo! 
E' come entrare nella storia passata ed essere li; assaporare il profumo della polvere, vedere pagine ingiallite e scritture incomprensibili che sembrano geroglifici, ma che a forza di fissarle all'improvviso si trasformano in lettere e numeri... fantastico! Trovare la firma di un antenato e veder come scriveva, a quale assomiglia. 
Ritrovare una foto di un parente mai visto; Ma a chi assomiglia? Si, il naso è uguale a quello del babbo! Scoprire se siamo carini è perché ... il bisnonno era molto bello per la sua età! E ... la zia assomiglia alle nonna, quando era giovane! Tanta fatica per convincere impiegati poco disponibili ad avere atti pubblici, tanti giri a vuoto e poi avere tra le mani dati e notizie così importanti. Ogni singola cosa costruisce una montagna di nozioni e certezze, visioni di insiemi, storie.. reali.
Tante volte ci si arrende per troppe difficoltà e "muri" trovati lungo il cammino ma poi ritorna la brama, la voglia di sapere, di completare e si riparte a testa bassa e si dice - Andiamo! Devo continuare! - Perché la soddisfazione, l'appagamento e la gioia di trovare uno singolo dato riempie l'anima e la mente più di qualsiasi altra cosa terrena, futile ed evanescente.
Ogni cosa accaduta, ogni singola nostra azione viene dettata da qualcosa che va al di là delle nostre intenzioni, siamo guidati dal nostro "passato", da ciò che abbiamo acquisito dai nostri padri, dai nostri nonni, dai nostri antenati con il loro DNA. In quelle piccole molecole esiste il bagaglio di esperienze dei nostri predecessori che guideranno tutta la nostra vita in una direzione o nell'altra. 
Se ci piace il canto o non amiamo nuotare è perché un nostro avo aveva o meno la passione per una o quell'altra cosa. Quello che siamo oggi è quello che loro erano ieri, il famoso legame di sangue.
Se ognuno di noi vuole capirsi e sapere chi è deve ricercare nel lontano passato le radici di tutto ciò.
Grandi persone hanno fatto un grande mondo e noi siamo qui ora per raccontarlo e continuare la loro opera. 
Sapere chi siamo stati per sapere chi siamo ora, per capire la nostra vita e di quelli che verranno.
..... La storia mi ha portato lontano ..... ed ancora più vicina al presente .....

Fidenza, 22 Novembre 2013
Roberta Taccagni


Questo lavoro verrà pubblicato dal settimanale "il Risveglio" del 18 luglio 2014.





9 commenti:

  1. Argomento molto interessante, io stesso avrei voluto fare la ricerca genealogica della mia famiglia. Non mi piacciono le genealogie fatte solo di date e numeri e riportate su un disegno con la figura un albero, Molto tristi e inutili. La storia è la scoperta piu' importante. Io non ho il tempo, le capacita' e la pazienza per riuscire nell'intento. Volevo chiedere alla Sig. Roberta se poteva fare la ricerca genealogica della mia famiglia. Complimenti ancora per l'argomento, per come é stato realizzato, per le ricerche e la passione. Bello vedere anche le persone che compongono queste storie.

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  2. Caro Fidentino, la ringrazio per i commenti sull'articolo. Chiedo venia ma non posso espletare la sua interessante ed importante richiesta, sono molto impegnata e la mole di lavoro che comporta questo lavoro è immane. Ho ampliato già la mia ricerca perché ogni singolo parente in vita ha voluto che "finissi" la sua parte di storia, completando la mia, la nostra. Ormai, sono arrivata alla fine del cammino e non "posso" ricominciare da capo un'altra volta. Mi dispiace negarle il mio aiuto ma non posso accontentarla. Le auguro di trovare il modo di scoprire la sua storia e che sia entusiasmante e bella, come quella di ognuno di noi. Un futuro felice e sereno a Lei e a tutta la sua Famiglia, che sia del sasso o no.

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  3. Brava Roberta, bel post e bella storia

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  4. Posso dire a lavoro concluso che siamo stati molto fortunati noi discendenti della famiglia Zanardi ad avere acquisito una persona che ci ha coinvolti nella ricerca del ns. passato e che ci ha aggiornati ad ogni nuova scoperta, con un entusiasmo incredibile e tanto impegno. Ci ha fatto capire come ha vissuto e quanti erano i componenti della ns. famiglia, le difficoltà che hanno incontrato nel tempo, nella povertà e nelle atrocità della guerra. Noi abbiamo portato solo alcune foto e testimonianze dei genitori e nonni, ma lei hai saputo collegare i puntini e creare una storia....la" nostra storia". In effetti non è il solito freddo albero con tanti nomi ad ogni ramo, è una testimonianza di vita vissuta che altrimenti ci saremmo persi. Grazie Roberta, fantastico lavoro!
    Angela

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  5. Ringrazio Giovanni.
    Ringrazio Angela, la mia dolcissima cugina acquisita, anche lei "innamorata" della sua famiglia, la nostra.

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  6. Ricerca avvincente, argomento molto interessante. Complimenti all'autrice per la sua infinita costanza e pazienza.

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  7. Complimenti Roberta per la tua laboriosa ricerca.
    Purtroppo molte preziose informazioni riguardanti i nostri avi si perdono con il passare del tempo. Riuscire a recuperarne almeno in parte è indubbiamente entusiasmante. Brava!

    Saluti
    Sonia

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  8. Sergio "della Bassa"31 luglio 2014 alle ore 19:31

    Complimenti sig.ra Taccagni, una ricerca interessante e che invoglia a cercare le proprie origini.

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  9. Il fatto che esista una famiglia nobile con un cognome uguale al nostro, non significa essere nobili, esistono anche tante famiglie che si chiamano Savoia in Italia, ma non per questo vuol dire che siano tutte di sangue reale...oltretutto mi sembra altamente improbabile che una famiglia di caciai e contadini, possa essere di origine comitale (oltretutto gli Zanardi di Mantova, credo siano estinti).
    Ho trovato buffo e divertente il fatto che vi siate presentati in quella villa come discendenti diretti e abbiate anche il coraggio di chiamarla, senza una straccio di documentazione, "la nostra tenuta"...ma per favore, sono i parvenu che si comportano così.
    Fare ricerche sul proprio passato e sui propri antenati è ammirevole, ma bisogna limitarsi ai fatti, non alle congetture nobiliari e in ogni caso andare fieri dei propri avi, siano essi contadini o possidenti.

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