Cerca nel blog e nelle pagine collegate

giovedì 11 dicembre 2014

La piana attorno alla collinetta di Cabriolo va conservata


Con una lettera Guglielmo (Mino) Ponzi presenta per il Comitato "Salviamo il Paesaggio" una osservazione al PRG in attesa di definitiva approvazione. La richiesta di una particolare attenzione al paesaggio nel triangolo del comparto urbanistico che comprende la collinetta di Cabriolo è l'oggetto del documento commentato anche a mezzo stampa. 

   Al Sindaco del Comune 
                                                                       di  FIDENZA.

                                                             e p.c.: All’Assessore all’Urbanistica 
                                                                        Al  Dirigente U. T C.                   
                                        
   Oggetto: Osservazione  al Piano Strutturale Comunale.
                  Il sottoscritto Guglielmo Ponzi, nato a Fidenza 15/11/1946 e ivi residente in via P. Nenni n.1, in qualità di rappresentante del Comitato Salviamo il Paesaggio di CABRIOLO, presa visione dello strumento urbanistico in via di adozione, presenta le seguenti osservazioni:
si considera che gli attuali strumenti urbanistici non prevedono una adeguata tutela ambientale dell’ area agricola circostante alla collinetta di Cabriolo: un sito di riconosciuto interesse storico e paesaggistico per la sua particolare conformazione topografica e l’origine medievale  degli insediamenti, tra cui la chiesa romanica di San Tommaso di Canterbury, l’ex commenda templare e poi gerosolimitana, oggi Villa Guastalla-Guareschi, l’antica masseria e alcuni caratteristici fabbricati agricoli.
L’importanza dell’area, in relazione alla storia templare e al percorso della antica via Francigena, è stata ripetutamente segnalata dagli studiosi, come documentano numerosi articoli e pubblicazioni. Va inoltre ricordato che nel novembre del 2013 a seguito di una intensa campagna di sensibilizzazione promossa da codesto Comitato, l’allora sindaco Mario Cantini ha revocato una convenzione edilizia, stipulata dalla precedente amministrazione, che prevedeva la possibilità di edificare all'interno del comparto. Attualmente, a Cabriolo risulta tutelata dal Piano regolatore solo l’area limitrofa alla chiesa parrocchiale, già peraltro soggetta a vincolo monumentale ai sensi della legge del 1939.

Si chiede pertanto:

in virtù di quanto disposto dal Dl 42/ 2004, di perimetrare e sottoporre a tutela paesaggistica l’intera area compresa tra via Caduti di Cefalonia e le strade di Santa Margherita e di Ponte Nuovo ( Tangenziale a sud).

Documentazione allegata:
  1. estratto mappa Prg comparto 47
  2. scheda storico-architettonica.
  3. documento 3/7/ 2013.

Fidenza 9 ottobre 2014

ESTRATTO MAPPA PRG COMPARTO 47

Descrizione
Area periurbana soggetta a tutela del paesaggio 
agrario e con PP di recupero in corso di validità
Superficie territoriale comparto  mq 401.719 di cui: 
agricoli periurbani con funzione ecologica e ricreativa  (mq)   395.579,
viabilità esistente  (mq)  6.140.
CABRIOLO DA SALVARE
Nota sui risultati dell'incontro del comitato "Salviamo Cabriolo" con il Sindaco Mario Cantini il 3 luglio 2013

È positivo, a nostro avviso, il bilancio della serata di mercoledì 3 luglio. Per la prima volta, da quando sono stati istituiti gli incontri mensili tra il sindaco e la cittadinanza, era presente una cospicua fetta di popolazione. Segno che, quando gli argomenti sono di reale interesse pubblico, i fidentini reagiscono, partecipano, intervengono. 

Siamo perciò orgogliosi di avere denunciato per primi l’evidente anomalia contenuta nei vigenti strumenti urbanistici   che consente di trasferire il diritto di edificabilità derivato dalla smantellamento di alcuni vecchi stabili adibiti a porcilaie e a deposito agricolo,  in una fascia di terreno prativo individuata  a ridosso della grande casa colonica  ottocentesca, attualmente in corso di restauro. Questa discutibile operazione   consentirebbe la costruzione di una serie di cinque unità immobiliari (classificate come villette o ville di pregio) e la realizzazione  di un parcheggio per autoveicoli  all’inizio del viale dei gelsi. Si tratta  di un’altra eredità lasciata dalle precedenti amministrazioni che si sono distinte per l’insensata   cementificazione nel centro urbano e nella periferia, per la distruzione della novecentesca  Villa Panini e in generale  per la scarsa considerazione dei valori architettonici e ambientali del centro storico e della campagna. Il sindaco Cantini  ha  accettato di buon grado il dialogo con la nostra associazione e i numerosi cittadini presenti, accogliendo  una serie di osservazioni e proposte che ci fanno ben sperare circa l'evolversi della vicenda. 
Il diritto a costruire esiste, ma è subordinato, come è stato puntualizzato  dal Dirigente dell’ufficio tecnico architetto Alberto Gilioli,   dalla applicazione della   convenzione stipulata tra il comune e i proprietari dei terreni.
Una convenzione, che come ha detto il primo cittadino, verrà  sospesa e ridiscussa, per scongiurare scelte irreparabili che potrebbero compromettere la situazione esistente. «La cartolina di Cabriolo non si tocca», ha detto il sindaco, riprendendo una nostra espressione. Di più, Cabriolo è come un prezioso dipinto: non si sfigura un quadro, un paesaggio di grande bellezza ,come questo, prospetticamente  incentrato  su un antichissimo insediamento, già esistente prima ancora di diventare  chiesa e commenda Templare nel secolo XII e poi Gerosolimitana a partire dall’inizio del Trecento,  dedicata san Tomas Becket: un complesso architettonico di indubbio fascino,  collocato sul sommo di una collinetta  lambita dal Rovacchia  e  che rappresenta il punto appenninico  più prossimo al tracciato  dell’antica Aemilia. Questo insediamento di eccezionale valore storico e archeologico è inserito in un contesto agricolo pervenuto a noi ancora intatto ed è  quanto rimane delle unità poderali amministrate prima dall’’Ordine del Tempio, come dimostrano ad abundantiam le carte storiche e le pubblicazione specialistiche degli ultimi anni. 

Il Sindaco e il Dirigente dell’Ufficio Tecnico hanno riconosciuto la necessità di coinvolgere nella tutela ambientale  di Cabriolo la Soprintendenza ai Beni  Architettonici e  Ambientali, la Regione e la Provincia, affinché l’intera area, ossia il triangolo compreso tra  Via Caduti di Cefalonia (la strada per Tabiano), la strada per  Santa Margherita e l’attuale circonvallazione a sud ,  sia adeguatamente tutelato con l’istituzione di un   apposito vincolo paesaggistico e ambientale. Contiamo perciò su dette autorità perché si arrivi presto a tale risultato. 

Nel corso dell’animato dibattito, che ha visto una accesa partecipazione di persone interessate e preoccupate per la sorte di Cabriolo, è stata inoltre ribadita  la vocazione agricola e produttiva della suddetta zona, che potrebbe essere valorizzata in un’ottica non solo locale. Ciò rende ancora più inaccettabile il trasferimento di cubatura (o volumetria) per usi residenziali  dal nucleo abitato, dove ancora sorgono la stalla, un notevole fabbricato ottocentesco, le case   e il caseificio, alla cosiddetta piana che si affaccia lungo la strada per Tabiano. Ciò che potrà essere costruito sia pertanto edificato nell'area ai piedi della collina e nel rispetto dello  stile delle architetture preesistenti.  

Se tutto questo sarà fatto, come auspichiamo, la fisionomia di Cabriolo sarà salva. 

Salviamo il Paesaggio
Salviamo Cabriolo
CABRIOLO SCHEDA ARCHITETTONICA

A sud di Fidenza, sulle prime pendici collinari poco discosta dalla strada principale per Tabiano, è possibile osservare un collinetta alberata dove spicca una piccola chiesa. Si tratta della parrocchiale di Cabriolo dedicata a San Tommaso di Canterbury. L’antico edificio, di cui si hanno notizie documentate a partire dal secolo XII, è incluso nell’elenco dei fabbricati soggetti a vincolo di tutela. Ad esso si affianca l’importante Villa Guastalla-Guareschi, una dimora signorile ricavata verso il 1860 ampliando l’antica sede della Commenda dei Cavalieri di Malta.
Altri elementi di interesse storico architettonico sono individuabili nell’insediamento rustico ai piedi della collinetta, caratterizzato dalla presenza di un edificio quadrangolare, forse l’antica masseria da cui dipendevano il vasto possedimento agricolo templare e poi giovannita,
La situazione originaria può essere ricostruita attraverso i catasti ottocenteschi e nei cabrei dell’Ordine gerosolimitano: in un inventario dei beni del 1760, la chiesa figura presso il Palazzo Commendale, inclusa in una siepe semicircolare con un alto muro e fronteggiante il torrente Rovacchia; accanto alla chiesa è il cimitero con un portone ad arco e due case coloniche. Dalle stesse carte risulta che il patrimonio fondiario della commenda era considerevole in quanto essa possedeva (come risulta dalle stime ufficiali compiute nel 1793 dai funzionari francesi incaricati della “apprensione n.557 biolche di terreno alle quali era attribuito un valore di L.260.000, oltre a vari livelli.
L’insieme di edifici costituisce a tutt’oggi un unicum di straordinario interesse storico architettonico e ambientale, ben noto agli studiosi che non mancano di evidenziare il legame esistente tra l’antico insediamento templare e il percorso iniziale della via Francigena, dopo Borgo San Donnino.
Quest’ultimo aspetto è oggi richiamato simbolicamente e in modo anche molto suggestivo dal viale orlato di gelsi che partendo dalla strada di Tabiano conduce direttamente alla collinetta di Cabriolo e che risale alle sistemazioni viarie messe in atto nel primo Ottocento.


5 commenti:

  1. Dopo la cavalcata dello scorso anno, ora abbiamo fatto un altro passetto avanti. Gli amici del Cabriolo ne sono felici. Grazie, Mino.

    RispondiElimina
  2. Tutta questa faccenda, con l'accumulo di dichiarazioni, scritte ed orali, di rassicurazione, volte a tranquilizzare ed a ribadire certi impegni -che, spesso, in politica, come si prendono, altrettanto facilmente si lasciano- mi ricorda molto una poesia di Bertolt Brecht, "Breviario tedesco, che potrebbe essere arrangiata in "Breviario borgsàno".
    Quando chi sta in alto parla di pace
    La gente comune sa
    Che ci sarà la guerra.
    Quando chi sta in alto maledice la guerra
    Le cartoline precetto sono già compilate.
    Quelli che stanno in alto
    Si sono riuniti in una stanza
    Uomo che sei per la via
    Lascia ogni speranza.
    I governi
    Firmano patti di non aggressione.
    Piccolo uomo,
    firma il tuo testamento.
    Sul muro c’era scritto col gesso:
    vogliono la guerra.
    Chi l’ha scritto
    è già caduto.
    Basta sostituire certe parole con quelle adatte alla situazione di Cabriolo, e il gioco è fatto.

    RispondiElimina
  3. Meno male che nonostante i tanti ostacoli posti sulla strada di Cabriolo, ci siano delle persone coraggiose con a capo Mino Ponzi che non mollano, spinti soprattutto dall'amore disinteressato che nutrono verso la loro Fidenza. Vorrei che questo amore pulsasse anche nel cuore dei nostri politici, perché abbiano maggiore cura nella conservazione del patrimonio lasciatoci dai nostri antenati e più rigore nel contrastare l'espandersi di un'edilizia lucrativa, ma distruttiva.

    RispondiElimina
  4. Abasta case nelle biolche del bergamino che ce ne un slubio vuoti in centro che poi crida che nonci va poi nesuno. Tuti furestieri. Babon

    RispondiElimina