Cerca nel blog e nelle pagine collegate

lunedì 4 dicembre 2017

Mercoledì 6 dicembre al Ridotto parleremo di dialetto.


Un viaggio durato tre settimane è quanto proposto dall'Äcädemia del Rùmäl di concerto con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Fidenza e la Regione Emilia-Romagna in questi due ultimi mesi del 2017. 
Mercoledì 6 dicembre il ciclo, articolato in quattro incontri pubblici, vivrà un ulteriore momento presso il Ridotto del Teatro Magnani alle ore 17.30. La scaletta è adeguatamente illustrata nel post di Claretta Ferrarini che sotto integralmente riportiamo. 
Cinquanta immagini, da me selezionate ed in parte inedite, faranno da cornice all'incontro che verrà introdotto dall'Assessore alla Cultura prof.sa Maria Pia Bariggi. 
Il 22 dicembre alle ore 12, sempre nella sala del Ridotto ed in occasione del momento pubblico che l'Amministrazione Comunale vivrà con i cittadini, verrà proiettato un video su Fidenza e il suo dialetto, un "corto" di poco più di dieci minuti.



L'Äcädemia del Rùmäl, oggi, verte sull'incontro che si terrà Mercoledi 6 Dicembre al Ridotto del Teatro Magnani. Si tratta del momento finale, la ponta pü elta del programmone "LUNGO LE STRADE DEL DIALETTO BORGHIGIANO" che chiuderà gli appuntamenti pubblici, per dare spazio, poi, agli interventi nelle Scuole Medie.Percorreremo insieme le ipotetiche strade che ha attraversato il Dialetto Borghigiano nel corso dei secoli. Studieremo divertendoci. "LE STRADE" sono una metafora, ben s'intende, ma Ambrogio Ponzi ci sta preparando una sorpresa che metafora non è.La ciäparùma a la luntana äbòtta: tirarò a man tütt la genta c'ha scariulè in sö e in žu par l'Italia sin dagli Etruschi, gli Osco Umbri, i Romani, i Galli Boi, i Longobardi, gli Arabi, i Celti, i Greci, Carlo Magno e i Franconi, i Tugnött, gli Svevi, Maria Lüìgia e i sò drägón, èl Ministar Du Tillot, i Trovatori (Trobadori di Provenza) e Näpuleón ca'l gh'entra pôch o gnenta cul nòstar diälött.Marcurdé, sintarì èl päròli pü bèlli del nòstar diälött. Ascolterete le straordinarie locuzioni e i modi di dire che ci appartengono. Sarete voi, se volete, a ricordare qualche filastrocca, mentre Giancarlo Loreni e Franco Giordani ci allieteranno con le loro declamazioni.Chi non ha il DEB, verrà a sapere da dove derivano i termini:1°articiòcch2°bugnèrbi,3°garbüš4°žaržacla5°brösca6° näclensa8° picaja9° pièr (accendere)10° s'ciatra11° strulghén12° ušuì e decine di altri.L'Äcädemia del Rùmäl, il Comune di Fidenza, l'Assessorato alla Cultura e la Regione Emilia-Romagna, vi aspettano.
Claretta Ferrarini

2 commenti: