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sabato 22 gennaio 2011

Giuseppe Verdi e i 150 anni dell’Unità d’Italia


Giuseppe Verdi: un patriota
Più che sul compositore ci soffermiamo brevemente sul  risvolto politico dell'artista. Verdi partecipa attivamente alla vita pubblica del suo tempo. E' un patriota convinto, anche se nell'ultima parte della sua vita traspare, dall'epistolario e dalle testimonianze dei suoi contemporanei, una disillusione, un disincanto, nei confronti della nuova Italia unita, che forse non si è rivelata all'altezza delle proprie aspettative.  E' sostenitore dei moti risorgimentali (pare che durante l'occupazione austriaca la scritta "Viva V.E.R.D.I." venga letta come "Viva Vittorio Emanuele Re D' Italia"). 

Il Paese lo vuole, quasi a viva forza, membro del primo parlamento del Regno d'Italia , eletto come Deputato nel Collegio di Borgo San Donnino, l'attuale Fidenza e, successivamente, senatore a vita dal 1874. In altri termini egli rappresenta  per molti Italiani la somma di tutti quei simboli che li hanno guidati all'unificazione nazionale contro l'oppressione straniera.

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