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giovedì 20 giugno 2013

I 50 anni di sacerdozio di don Corrado Canepari


Corrado Canepari è nato il 30 ottobre 1939 a Fidenza ed è stato ordinato da mons. Mario Zanchin il 23 giugno 1963. Nel testo che segue don Corrado ripercorre nelle pagine de "il Risveglio" le tappe principali del suo ministero sacerdotale. Nel suo breve scritto racconta degli inizi quando era un "ragazzo del Duomo" ed il suo cognome era legato al famoso mulino Canepari che oggi è solo la "rotonda Canepari" della circonvallazione di Fidenza. Come tutti noi e con noi frequentava il campetto dello Stirone così vicino a casa sua. 

Corrado è il primo a destro in basso.

Grande festa nelle comunità di s. Andrea e s. Rocco 
per i 50 anni di sacerdozio di don Corrado Canepari

Come le Sacre Scritture raccontano ciò che il Signore ha detto e ciò che ha fatto lungo la storia della salvezza, così ogni cristiano non può che ricordare a se stesso e agli altri l’opera compiuta da Dio nella propria vita. Comincio dunque dal mio servizio di chierichetto nella parrocchia di s. Faustino accanto a don Giovanni Cremonesi, ultimo parroco “dello Stirone”.
E poi i campi estivi organizzati dall’Azione Cattolica negli anni ‘50: gli aspiranti seguiti da don Raimondi e da don Bonini, i giovani di AC del Duomo con don Lino Cassi. A questo punto il Vescovo, mons. Paolo Rota, mi invita ad entrare in seminario dopo aver frequentato la seconda classe del Liceo Romagnosi di Parma. Accolgo la proposta senza obiettare o rimandare: e così nel settembre 1956 ha inizio la mia “carriera ecclesiastica”. Dopo la mia ordinazione (23 giugno 1963) ho celebrato la prima Messa avendo accanto don Raimondi, don Bonini e don Cassi. Curato in Duomo per due anni con don Rino Davighi, poi per un anno in s. Pietro, per motivi di salute ho chiesto un anno di riposo a Tabiano Castello. All’inizio del 1968 ho sostituito don Luigi Mussi a Varano Marchesi e per venticinque anni ho potuto godere della compagnia e dell’amicizia dei fedeli di quel luogo.
Per obbedienza ho accettato di andare nel 1993 a Castelvetro, dieci anni dopo a S. Nazzaro d’Ongina e infine, nel 2011, nelle parrocchie di s. Andrea e s. Rocco (amministratore parrocchiale). Molto utili sono stati gli incontri con i movimenti: prima con Comunione e Liberazione, poi con i sacerdoti focolarini di Parma e Piacenza, infine - su richiesta di don Igino Carini - con il Cammino Neocatecumenale.
In tutti questi anni non posso dimenticare la fraterna amicizia che ho intrattenuto con i sacerdoti della nostra Diocesi, “ umili operai nella vigna del Signore”, a cominciare da don Primo Rizzardi, rettore del seminario. 
In occasione del 50° anniversario della mia ordinazione presbiterale non mi resta che lodare e ringraziare ancora una volta il Signore -insieme a coloro con i quali ho percorso un tratto di cammino in questi anni- per la benevolenza e la pazienza attraverso le quali ha operato e continua ad operare nella vita delle sue creature.
Naturalmente senza dimenticare mai di chiedere perdono e di pregare sempre gli uni per gli altri. 
Con fraterno affetto.
Don Corrado Canepari



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