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domenica 1 maggio 2016

In questo luogo anni fa le prime bombe


Questa foto, con eloquente didascalia, pubblicata nel 1955 da "il Risveglio", ricorda l'inizio di quel periodo in cui le bombe hanno infierito sulla nostra città. E' anche l'inizio anche della diaspora fidentina verso luoghi più sicuri in pianura e sulle colline. Diventammo "sfollati", almeno così ci chiamavano i contadini e quelli che in qualche modo ci ospitavano nelle loro proprietà.

La data tristemente simbolo di quel periodo è il 13 maggio 1944, e tra pochi giorni lo ricorderemo nelle cerimonie ufficiali.
Difficile oggi come ieri capire il perché di queste cose, ma se, al di la delle commemorazioni  ed ascoltando noi stessi, ci fermiamo guardando l'oggi ci accorgiamo che Aleppo non è poi una cosa così remota e chi fugge da Aleppo non fa che ripetere quanto noi ed altri, ancor più disgraziati, abbiamo vissuto qui, in Italia, in Europa. 


1 commento:

  1. C'ero, ero piccolo ma ricordo ancora abbastanza lucidamente quei momenti terribili trascorsi senza rendermi conto di cosa succedesse. Al suono dell'allarme mia madre mi portò giù subito per uscire nei terragli di s.Michele: nel corridoio della casa fummo raggiunti da mia nonna materna, mi strinsero tra loro mentre udimmo le esplosioni, questi oscillò fortemente. Usciti, tra le urla: "bùtèv par tèrè" di Bianchi il meccanico di bici; guardai il cielo verso la piazza e vidi il cielo azzurro con alte colonne di fumo nero. Apprese le terribili notizie di vittime conosciute, mio nonno appena fu possibile si procurò un carretto trainato da un cavallo bianco ove caricarono l'indispensabile, ricordo precisamente e sfollammo nella bassa. Qui trascorsi uno dei più bei periodi della mia vita.

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