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venerdì 8 dicembre 2017

“La bottega di Mitri" un'idea, una mostra.


Una mostra d'arte partita quasi per caso poco più di un mese fa, un'idea che via via si è arricchita coinvolgendo altre arti e che alla fine ha sorpreso anche chi l'ha curata o in qualche modo ne ha condiviso l'esperienza. 
L'apertura della mostra ha visto la presenza di molti nel locali del Palazzo ex-Licei di Piazza Matteotti. Inaugurazione quella di oggi, 8 dicembre, già spettacolo in sé per la presenza musicale di Marco Massari e San Bonico Band personalmente invitati da Maria Pia Bariggi, Assessore alla Cultura del Comune di Fidenza.

E' sempre la Prof.sa Maria Pia Bariggi a rivolgere un saluto ai presenti e a riprendere, ampliandola, la sua nota che già abbiamo pubblicato nel presentare l'evento.

La parola è poi passata ai curatori Roberta Castellani e Giuseppe Previtali ed a Alessandro Cigala, responsabile dell'Associazione Amici di Andrea, beneficiaria delle eventuali offerte suggerite, vista la gratuità dell'iniziativa. 

Maria Pia Bariggi con Giuseppe Previtali

Mario Massari e Maria Pia Bariggi
San Bonico Band
Lettura

La mostra "La Bottega di Mitri, i sacri figli di Borgo, un gruppo di artisti d’avanguardia" sarà aperta anche nei giorni: 9, 10, 15, 16 e 17 dicembre 2017, dalle ore 16 alle ore 19 al piano terra del Palazzo ex-Licei, lato Piazza Verdi. 


Roberta Castellani, nella foto sopra, ci da questi dati essenziali sugli artisti e qualcosa sullo spirito di quella bottega 

Romano Allodi del 1938, ha fatto l’insegnante  a due/tre generazioni dei nostri giovani stimolati dalla sua creatività e personalità, ancora attivo, la sua casa è un museo ricco di opere che potrebbero dare spunto a chiacchierate sui più disparati argomenti sociali politici religiosi filosofici, in mostra solo alcune delle tematiche da lui sviluppate dagli Ouseau a Paradigmi carceri ai monoliti
Edgardo Bertolini del 1931 morto nel 2008 che  in molte opere si firma Eber, ha vissuto la pittura come esperienza personale, con la stessa cordiale riservatezza che caratterizzava il suo carattere, le opere in mostra sono riservate scomposizioni musicali o semplicemente assemblaggi di severa composizione oltre ad una interpretazione sulla natura di grande serenità.
Enrico Ferrarini in mostra tre opere di piccole dimensioni  con datazioni diverse dal 1961 al 1983 opere serene, silenziose, paesaggi del territorio, frammenti di ricordi vissuti, opere leggere, poetiche…
Giuseppe Sirocchi (Pino) del 1923 morto nel 2001, di lui si dice che era un disilluso, in cerca del senso della vita che ritrovava in una pianta, un casolare, una nevicata come una marina, un campo di papaveri, immobili, silenziosi ma testimoni del quotidiano, sempre senza la presenza dell’uomo ad esclusione della “donna di Maraches” fugace apparizione…
Luciano Tinelli nato il 1933 morto nel 2013, diplomato alla scuola d’arte del Castello Sforzesco di Milano ha iniziato la sua attività espositiva a metà anni 50’ con attenzione al paesaggio urbano, opera nel clima delle ricerche informali italiane, dinamismo intenso e raffinata sensibilità grafica, attraversa poi una fase di polimatericità, segue l’organizzazione razionale dello spazio sempre con lirismo e sicura eleganza. Non ha mai esposto a Fidenza e pochi collezionisti locali hanno sue opere mentre intensa e impegnata è stata la sua presenza in mostre e rassegne importanti Milano, Monza, Francoforte, Piacenza, Domodossola, Zurigo, Toronto, Urbino, sempre nel riserbo più assoluto. In mostra l’opera dedicata a “La Cisa”.
 Nel retro di una opera Romano Allodi racconta l’ultima volta….Edgardo era seduto al  sole sulla panchina del parco delle Rimembranze primavera alta… Demetrio era coricato sul suo letto di morte avvenuta nel sonno, con una ben strana serenità nel volto…l’ultima volta Enrico bruciava nella sigaretta bruciata abbandonata scordata nel portacenere, l’altra fra le labbra, alloggiata ad un inerme sogghigno contro la sofferenza…l’ultima volta Pino era serrato dentro una escludente cecità silenziosamente silente…l’ultima volta Luciano mugugnava dell’incompresibile… del terrificante… dell’inevitabile sprofondamento nell’astrusa incomprensione della…
Alcuni slogan che condividevano:   I colori si intrecciano con le idee / Nelle cornici le parole / Tutti in una stanza  / Fantasmi del presente  /  Demoni del passato.
Una breve visita





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